PETIZIONE PER RICCARDO RASMAN

POLIZIA DAPPERTUTTO GIUSTIZIA DA NESSUNA PARTE

C’è on-line una petizione, , per fare in modo che il caso non venga archiviato e dimenticato. Un altro ragazzo che deve avere giustizia, come Federico come Carlo e come tanti altri. Vi prego di firmarla tutti !!!!!

The petition

Trieste – Riccardo Rasman aveva 34 anni il 27 ottobre del 2006. E’ morto nella propria casa dopo l’intervento di due pattuglie di Polizia.
Per il fatto sono indagati quattro agenti: Francesca Gatti, Mauro Miraz, Maurizio Mis e Giuseppe De Biasi.
Riccardo era un ragazzone alto 1 metro e 85 e pesava 120 chili, il termine tecnico della sua malattia era sindrome schizofrenica paranoide. La sua depressione ebbe inizio durante la leva militare, quando subi’ violenti atti di nonnismo, tanto da vedersi riconosciuta dalla corte dei conti l’infermita’ dipendente da causa di servizio.
Aveva paura, viveva nella paura delle divise, poco importa se militari o di polizia, quelle divise gli avevano portato la sua malattia e il 27 ottobre del 2006 anche la morte.
Quella sera era euforico, era felice, il giorno dopo iniziava a lavorare, ma ha commesso un peccato mortale, ha deciso di festeggiare gettando alcuni petardi dal balcone. Questa la causa della sua morte.
Una vicina chiama la polizia, arrivano due volanti, vogliono entrare ma lui ha paura si distende sul letto, e’ solo, dice che no non vuole aprire, a un certo punto urla se entrano li ammazza, ma e’ troppo tardi, l’ordine non tollera insubordinazioni, neanche da chi e’ ammalato. I poliziotti chiamano i vigili del fuoco, viene sfondata la porta … e inizia la fine.
Morte per asfissia da posizione.
Sul corpo di Riccardo diverse ferite, molto sangue nella camera, le perizie dei legali di parte dicono: per causare le lesioni riscontrate gli agenti hanno usato mezzi di offesa naturale in maniera indiscriminata anche verso parti del corpo potenzialmente molto delicate, ma anche oggetti contundenti come potevano essere il manico dell’ascia rinvenuta nell’alloggio o il piede di porco usato dai vigili del fuoco per forzare la porta d’ingresso. Gli stessi agenti hanno ammesso di averlo utilizzato contro il braccio destro di Riccardo. Manette ai polsi e filo di ferro alle caviglie, ma anche i segni di un imbavagliamento con blocco totale o parziale della bocca, effettuato con un cordino o con qualcosa di simile. Questo imbavagliamento avrebbe causato una ulteriore restrizione, soprattutto della respirazione.
Il PM sta valutando se chiedere l’archiviazione o proporre il rinvio a giudizio dei quattro poliziotti, la difesa afferma che l’intervento dei poliziotti era legittimo e l’azione svolta per legittima difesa, i legali di parte civile affermano: In caso di delitti ed in particolare di omicidi di cui sono accusati appartenenti alle forze dell’ordine, le indagini devono essere affidate a corpi investigativi che siano indipendenti da quelli coinvolti nei fatti delittuosi. I primi testi furono persino sentiti dagli attuali poliziotti indagati.
L’archiviazione del caso tutto questo non potrebbe chiarire, solo un processo potrebbe aprire alla verita’ e forse alla giustizia.
Proprio quest’anno si celebra il trentennale della 180, e c’e’ chi in questa citta’ vuole festeggiare Basaglia, ma ha deciso di tacere su quanto successo a Riccardo, noi vogliamo poter festeggiare anche la Verita’ e la Giustizia e per farlo non possiamo lasciare una morte come questa nel silenzio.
Per questo ne parliamo e ne parleremo ancora e ancora chiederemo Verita’ e Giustizia

 

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BRESCIA 27 MAGGIO 2008

INFORMAZIONE CONTROINFORMAZIONE MANIPOLAZIONE

In occasione della presentazione del libro "Bombe a inchiostro", luci e ombre della controinformazione tra il ’68 e gli anni di piombo di Aldo Giannuli 

 

incontro dibattito con

ALDO GIANNULI

SAVERIO FERRARI dell’Osservatorio sulle Nuove Destre

FILIPPO JANNACI ricercatore ed archivista

 

  MARTEDI 27 MAGGIO 2008 ORE 2030 presso SALA PIAMARTA via San Faustino BRESCIA

 

 

bombe a inchiostro[1].pdf

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DOSSIER SU NICOLA

DOPO LA MANIFESTAZIONE DI VERONA

PER NON DIMENTICARE NICOLA

IL TEMPO DELLE PAROLE è FINITO

FASCISTI ASSASSINI

consultate il dossier

http://veritaperrenato.noblogs.org/resource/generale/view/dossier_verona.pdf

 

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NICOLA UNO DI NOI – 17 MAGGIO MANIFESTAZIONE A VERONA DA MILANO ORE 11 STAZIONE CENTRALE

appuntamento sabato 17 maggio per Milano stazione centrale ore 11

TRENO ANTIFASCISTA  andata e ritorno 10 euro

per info ass.antifa.mi@autistici.org

 

IL TEMPO DELLE PAROLE E’ FINITO

FASCISTI ASSASSINI

 

nicola ammazzato dai fascisti

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MARTEDI ASSEMBLEA A MILANO PER MANI DI VERONA 17 MAGGIO

MARTEDI 13 MAGGIO ALLE ORE 2130 ASSEMBLEA PRESSO IL C.O.A T28 DI VIA TRANSITI 28 A MILANO PER ORGANIZZARE LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA DEL 17 MAGGIO A VERONA

IL TEMPO DELLE PAROLE E’ FINITO

FASCISTI ASSASSINI

CON NICOLA NEL CUORE

 

mani VERONA 17 MAGGIO

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17 MAGGIO CORTEO A VERONA – PARTECIPAZIONE DA MILANO

IL 1 MAGGIO 2008 A VERONA 5 NEOFASCISTI HANNO AMMAZZATO UN RAGAZZO.   È chiaro che si tratta di un OMICIDIO POLITICO. Non è una morte procurata da un violento pestaggio del cosiddetto branco di 5 ragazzi ventenni della “Verona bene” scaturito da “futili “ motivi come si cerca di fare credere. Ma è il risultato di un clima alimentato da veri e propri imprenditori politici dell’intolleranza e della violenza. Le orchestrate campagne sulla sicurezza che spacciano insicurezza per limitare le libertà personali e collettive hanno come pilastro la lotta contro chi è diverso, qualunque sia la differenza E’ un OMICIDIO POLITICO per natura e per matrice, non è stata una rissa o un episodio casuale.  E’ stata un’aggressione. È una storia che si ripete tristemente. Per Dax a Milano. A Focene, Roma, per Renato … e oggi a Verona per Nicola.   I ragazzi uccisi sono ragazzi come noi. Colpiti in nome di un’ideologia e di una cultura volta all’eliminazione del diverso. Una mentalità fondata sulla xenofobia e sull’insicurezza diffusa. Una mentalità frutto di una crisi sociale che invece di ri-saldare i legami di solidarietà e di unità vuole dividere, individuando responsabilità in fantomatici nemici da eliminare. Una mentalità in cui l’ideologia fascista trova un terreno fertile per crescere e riprodursi. L’omicidio di Verona non è un fatto isolato, è la punta più tragica di un iceberg fatto migliaia di aggressioni, di attentati e di intimidazioni diffuse in tutto il territorio nazionale. Il problema è nostro e nostra deve essere la soluzione del problema.  Aumentando la presenza nella città e nell’intervento politico. Continuando a coltivare la memoria necessaria per contrastare il riemergere di spinte discriminatorie e razziste. Costruendo percorsi di partecipazione e reti di solidarietà.  Per questo siamo vicini alla famiglia e agli amici di Nicola noi che a Milano abbiamo vissuto come loro un omicidio da parte di fascisti.Per questo saremo al corteo a Verona il 17 maggio partendo da Milano in treno con appuntamento alla Stazione Centrale alle 10 30.  Per combattere il fascismo di strada e il fascismo di regime  

 CON NICOLA NEL CUORE  

 Antifascist* Milanesi per info e contatti: ass.antifa.mi@autistici.org

 

CALCI E PUGNI[1].doc 

http://antifa-milano.noblogs.org/gallery/300/CALCI%2520E%2520PUGNI%5B1%5D.doc

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MILANO STATALE 6 MAGGIO 2008 FASCISTI ASSASSINI

scritta in statale il 6 maggio 2008

 

scritta comparsa davanti all’Università Statale a Milano il 6 maggio 2008 alle 18

IN PIENO GIORNO IN PIENO CENTRO

CONTRO LA CITTA’ BLINDATA

ACAB

RICORDARE I NOSTRI MORTI COMBATTERE IL FASCISMO

SANGUE PER SANGUE

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MERCOLEDI A MILANO ASSEMBLEA ANTIFASCISTA SU VERONA

FASCISTI ASSASSINI

   L’assemblea Antifascista prevista per Mercoledi sera è spostata al Centro Sociale Boccaccio Via Boccaccio 6, zona Villa Reale,  Monza  che proprio in queste ore è minacciato di sgombero imminente.

Diffondete il più possibile, la solidarietà passa dal rilancio delle nostre lotte

 

Dopo il pestaggio a Verona da parte di un gruppo di neonazisti, che ha portato alla morte di Nicola, invitiamo tutt* i compagn* antifascisti e sensibili a quanto accaduto all’assemblea pubblica


Mercoledi’ 7 Maggio alle 21.30 presso la cascina Torchiera Cimitero Maggiore  per discutere della situazione e per organizzare immediate  iniziative pubbliche.  Dagli antifascisti milanesi la massima solidarietà ai familiari ed agli amici di Nicola. 

 Per non dimenticare tutti i compagni e gli amici ammazzati, per averli sempre nel cuore! @Torchiera h.21.30 Mercoledi’ 7 Maggio
P.za Cimitero Maggiore
Tram 14 – Metro Uruguay

Tram 14 – Metro Uruguay

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SUI RIGURGITI NEOFASCISTI

a cura dell’
OSSERVATORIO DEMOCRATICO SULLE NUOVE DESTRE

Già nel “Rapporto sulla criminalità 2006”, curato dal Ministero dell’Interno, come nella “Relazione sulla politica informativa e della sicurezza” del 2° semestre 2006, approntato dalla Segreteria generale del Cesis (l’ex comitato di coordinamento dei servizi segreti), si erano dedicate diverse pagine alle organizzazioni neofasciste, denunciando, da un lato, “lo spiccato profilo aggressivo con il compimento di atti di intimidazione violenta” e di “deriva oltranzista”, dall’altro, “atteggiamenti razzisti sfociati in episodi ed atti di vandalismo d’impronta antislamica”, nonché “rinnovate pulsioni antisemite”.

Nell’ultima “Relazione sulla politica informativa e della sicurezza”, presentata a Roma il 29 febbraio 2008, si è, infine, portata l’attenzione sulle “saldature” in corso tra estremisti di destra e ultras delle curve, all’origine, a loro volta, di gravissimi fatti di violenza.

Va rilevato, in questo quadro, come in soli due anni, tra il 2006 e il 2007, si siano registrati in Italia circa duecento episodi, protagonista l’estrema destra, la metà dei quali vere e proprie aggressioni fisiche ai danni soprattutto di militanti di sinistra e di giovani dei centri sociali, a seguire di immigrati extracomunitari, omosessuali e zingari. Nel corso di una di queste circostanze, il 27 agosto 2006, rimaneva ucciso a Focene, nei pressi di Roma, Renato Biagetti di 26 anni, raggiunto da più coltellate. Altrettanto numerosi gli attentati e gli assalti alle sedi di partito e nei confronti dei centri sociali, in alcuni casi utilizzando anche ordigni esplosivi. Difficilmente quantificabili, invece, i vandalismi nei confronti delle lapidi e dei monumenti partigiani, purtroppo ormai così frequenti e diffusi su tutto il territorio nazionale da rendere quasi impossibile un puntuale monitoraggio. A partire dall’estate scorsa si sono comunque avviate o sono giunte a conclusione numerose indagini giudiziarie riguardanti l’estrema destra. Nelle pagine seguenti si allega un breve prospetto. Da esso è possibile ricavare alcune tendenze:

– l’adesione in modo trasversale a posizioni esplicitamente razziste e antisemite da parte dei militanti delle organizzazioni della destra radicale italiana;

– l’acquisizione di miti e modelli non più solo provenienti dalla storia della Rsi, ma direttamente dal nazismo, con l’utilizzo sempre più marcato di effigi e simboli tratti dalle Ss e dal Terzo Reich;

– l’esaltazione e il ricorso sistematico alla violenza nei confronti degli avversari politici, degli immigrati e degli omosessuali;

– la circolazione all’interno dell’area neofascista di oggetti atti a offendere, coltelli, asce e mazze, ma con maggior frequenza anche di armi da sparo e di materiali esplodenti;

– l’accentuarsi dei rapporti con il sottobosco della criminalità comune.

Assai preoccupante, in ultimo, il crescere nelle scuole medie superiori, nei licei in particolare, delle adesioni alle liste studentesche che si ispirano esplicitamente al ventennio fascista. Alcune delle sigle che si sono presentate per l’elezione delle consulte provinciali studentesche, piccoli parlamentini biennali con tanto di fondi da gestire, si rifanno direttamente a formazioni maggiori: il Blocco studentesco alla Fiamma tricolore e Lotta studentesca a Forza nuova. In diverse città, in nome dell’“anticomunismo”, si sono anche realizzati accordi con Azione studentesca, emanazione di Alleanza nazionale.

Gli slogan più utilizzati “Mai più antifascismo” e “Sveglia, bastardi, la ricreazione è finita”. La sinistra ha denunciato in più occasioni come la crescita elettorale si sia accompagnata nelle scuole a intimidazioni e alla minaccia di ritorsioni nei confronti degli indecisi. Ma i successi, come a Roma, delle due sigle citate prima (Blocco studentesco e Lotta studentesca), diecimila i voti per la prima (il 23%) e seimila circa per la seconda, rappresentano un fatto su cui riflettere con molta attenzione.

Per ciò che riguarda Milano e la Lombardia va, invece, denunciato: – il permanere del tentativo da parte di Cuore nero di insediare a Milano un centro sociale di destra sul modello di alcune esperienze romane. Una sorta di “casa comune” di tutte le sigle del neofascismo. Come è noto, i promotori di questa operazione sono stati più volte condannati per violenze, istigazione all’odio razziale e spaccio di stupefacenti;

– i legami sempre più stretti tra esponenti neofascisti e frange della tifoseria ultras con l’intento di politicizzare le curve e utilizzarle come massa di manovra;

– l’intensificarsi di episodi di attacco nei confronti di moschee, macellerie e luoghi di ritrovo islamici, in particolare a Brescia e a Milano;

– il verificarsi di provocazioni antisemite, anche nel giorno della memoria (27 gennaio), con scritte a Varese e sulla sinagoga di Mantova;

– l’utilizzo della giornata istituita in ricordo delle vittime delle Foibe (10 febbraio) per manifestazioni neofasciste: a Monza e a Milano;

– episodi di razzismo, nei mesi scorsi, con tentativi di assalto nei confronti di insediamenti Rom: a Pavia, ma anche a Milano dove recentemente si è verificato il lancio di bottiglie molotov al campo di via Idro;

– il ripetersi di episodi ai danni delle lapidi.

L’Anpi e il Comitato Antifascista milanese, a fronte di questa situazione, si sono nei mesi scorsi recati ufficialmente sia dal Prefetto che dal Questore di Milano per denunciare la gravità della situazione e degli episodi avvenuti, sollevando anche l’allarme, all’origine poi nel settembre scorso dell’intervento da parte della Procura di Varese, circa la vicenda delle liste presentate in Lombardia e in Piemonte dal Movimento nazionalsocialista dei lavoratori, di chiara ispirazione nazista.

CRONOLOGIA INDAGINI DELLA MAGISTRATURA NEI CONFRONTI DELL’ESTREMA DESTRA

Agosto 2007 – Marzo 2008

3 agosto 2007 BOLOGNA
Sette arresti e 40 perquisizioni nei confronti degli appartenenti a un gruppo di naziskin inquisito per numerose aggressioni avvenute a Bologna tra il 2003 e il 2006. Ventisette gli indagati. Tra il materiale sequestrato pubblicazioni antisemite e razziste, ma anche alcune toppe con i simboli delle Ss da utilizzare nel corso di rituali a imitazione delle cerimonie naziste.

17 settembre 2007 VARESE
Quarantasette perquisizioni tra Varese, Milano, Lecco, Roma, Rieti, Vercelli e Piacenza, nei confronti di altrettanti dirigenti del Movimento nazionalsocialista dei lavoratori, indagati per istigazione all’odio razziale, etnico e religioso. Tra il materiale sequestrato numerose le effigi naziste.

Nel corso delle indagini si è accertato lo svolgimento di cerimonie sul lago di Varese per celebrare il compleanno di Hitler. Acclarati anche i rapporti fra questo gruppo e alcuni esponenti di Alleanza nazionale, tra gli altri con il capogruppo in consiglio comunale di Busto Arsizio. Il movimento si era presentato con proprie liste elettorali in una decina di comuni del varesotto, del comasco e del novarese, eleggendo quattro consiglieri.

19 settembre 2007 LUCCA
Undici arresti fra gli appartenenti al gruppo ultrà dei Bulldog. I reati contestati: associazione a delinquere, lesioni gravi e violenza privata. Il simbolo del gruppo: un fascio littorio stilizzato.

12 ottobre 2007 IMOLA
Arsenale con armi ed esplosivi ritrovato nell’abitazione di un naziskin nell’ambito delle indagini sul gruppo di Bologna. 17 ottobre 2007 LUCCA Condanna a quattro anni per tre membri del gruppo ultrà dei Bulldog per l’aggressione il 23 febbraio a un giovane di sinistra.

23 ottobre 2007 ANCONA
Ritrovamento di armi da sparo e da taglio, anche di una mannaia, nel corso di sette perquisizioni ad altrettanti naziskin. Tra il materiale ritrovato giubbotti con il logo di alcune divisioni delle Waffen-Ss e t-shirt con scritte antisemite sovrastate dalla foto dell’ingresso del campo di Auschwitz.

19 novembre 2007 MILANO
Condanna a quattro anni e otto mesi per il giovane naziskin, Fabio Conato, che la sera del 9 giugno ferì con due coltellate al volto un volontario a Melzo durante una manifestazione organizzata da un centro giovanile.

10 dicembre 2007 RIMINI
Rinvio a giudizio per dieci esponenti di Forza Nuova, tra loro il segretario provinciale, arrestati la notte del 25 settembre mentre si accingevano a compiere un attentato a un centro sociale, progettando il sequestro del custode e l’incendio dei locali con nitro-diluente. Nel corso delle perquisizioni sono state ritrovate tre pistole a gas, baionette, pugnali e tirapugni. Il rinvio prevede l’aggravante di aver agito con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico.

20 dicembre 2007 MILANO
Condannati nove esponenti della Fiamma tricolore per “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista” in occasione del corteo tenutosi a Milano l’11 marzo 2006. Tra loro Maurizio Boccacci e Piero Puschiavo membri della segreteria nazionale.

14 febbraio 2008 SALERNO
Richiesta di condanna a tre anni e dieci mesi di carcere per Massimo Natella, a un anno e sei mesi per Bruno Giannatasio, a un anno per Daniela De Vita, Bianca Cerrone, Clemente Ultimo e Lorella Parente, tutti esponenti di Forza nuova, per detenzione di ordigni incendiari nella stessa sede dell’organizzazione, costituzione di un’organizzazione con finalità antidemocratiche finalizzata alla ricostituzione del partito fascista, incitamento all’odio razziale. La sentenza è attesa per il prossimo 18 marzo. Il segretario provinciale di Forza nuova Livio Apicella e un suo collaboratore hanno già patteggiato la pena.

16 febbraio 2008 SESTO CALENDE (VARESE)
Arrestati due naziskin per duplice tentato omicidio e spaccio di stupefacenti, uno dei quali già legato al gruppo Blood and Honour.

18 febbraio 2008 SIRACUSA
La Corte di appello di Catania ha condannato a quattro anni e sei mesi Andrea Acquaviva, autore di una serie di attentati compiuti nel 2005 a Siracusa, tra l’altro alla sede della Cgil, alla redazione di alcune televisioni locali e all’ospedale Umberto I. La Corte ha riconosciuto all’imputato l’aggravante di aver agito a scopi terroristici. Acquaviva era stato candidato a sindaco di Siracusa per Forza nuova. Le azioni, per depistare, erano state rivendicate dai “Nuclei comunisti combattenti”, ma le indagini avevano accertato la responsabilità di Acquaviva.

19 febbraio VARESE
Ventisette denunce per saluti romani e slogan razzisti nei confronti di alcuni fra i partecipanti dell’estrema destra ad un corteo non autorizzato, tenutosi il 19 gennaio, per le vie della città.

26 febbraio ROMA
Arrestati venti estremisti di destra, tra loro alcuni dirigenti di Forza nuova, in gran parte ultras laziali, per spedizioni punitive nei confronti di altre tifoserie, l’irruzione con coltelli e bastoni, nel giugno 2007, a un concerto rock a Villa Ada (due i feriti), il tentato incendio a un campo nomadi, il 9 ottobre 2007, e infine l’assalto ad alcune caserme di polizia e dei carabinieri in occasione della morte di Gabriele Sandri l’11 novembre scorso. Tra i reati contestati: associazione a delinquere, devastazioni, lesioni, porto di oggetti atti ad offendere. Per coloro che presero parte agli scontri dell’11 novembre è stata fatta scattare l’aggravante del terrorismo. A uno degli arrestati è stata anche contestata la detenzione e lo spaccio di stupefacenti per il possesso di 400 grammi di hashish.

5 marzo 2008 MILANO
Quattro arresti per ripetuti atti di violenza a sfondo razziale commessi ai danni di appartenenti alla comunità filippina di Milano. Nei guai sono finiti anche dodici minorenni. I fatti risalgono alla metà del 2007, quando giovani filippini, che frequentavano la zona di piazza Prealpi e il parco di via dei Frassini, erano stati fatti oggetto di vere e proprie spedizioni punitive da parte di un consistente gruppo di italiani armati di coltelli, mazze da baseball e spranghe.

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ATTENTATI ALLE MOSCHEE ARRESTATO SANDALO


Attentati moschee: arrestato Roberto Sandalo

10 apr 12:48 Cronache

MILANO – Arrestato Roberto Sandalo, ex esponente di Prima linea. L’ordine di cattura e’ stato emesso dai pm Armando Spataro e Maurizio Romanelli, nell’ambito dell’inchiesta sugli attentati alle moschee e ai centro culturali islamici messi a segno nei mesi scorsi a Milano e in Lombardia.

 

 

Guardate anche questo articolo : " a volte tornano"
In un attimo cinque funzionari di polizia circondano Severini per proteggerlo. Lui nega la sua vera identità. Ma i poliziotti stanno proteggeno l’ex Prima Linea, condannato per banda armata nell’aprile 1980.
Furono proprio le sue confessioni da penito a permettere alla polizia di sgominare l’organizzazione.
Condannato a undici anni e sette mesi, Sandalo ne scontò due e mezzo.
Cambiò identità, ma alla fine anni ’90 lo si scopre tra le Guardie padane.
Pochi mesi dopo viene arrestato per una serie di rapine nell’Astigiano.

Ma a fine giornata ammette: "Sì, sono l’ex terrorista di Prima Linea ma sono anche uno che ha servito due volte lo Stato, prima come ufficiale degli alpini e poi dissociandomi e collaborando a mettere fuori piazza una banda di assassini. Non vedo perchè io non possa fare politica mentre altri personaggi mai redenti siedono nei piu’ alti scranni delle istituzioni".
http://antifa-milano.noblogs.org/page/6
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