11 MARZO 2006. NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE

Il Pg della Cassazione ne aveva chiesto l’annullamento
accusando la polizia di cultura deviata

ROMA (27 novembre) – La I Sezione penale della Cassazione ha confermato le condanne a quattro anni di reclusione per i 16 giovani imputati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, devastazione, danneggiamento ed incendio, avvenuti nel 2006 a corso Buenos Aires, a Milano, per una manifestazione antifascista non autorizzata contro un raduno della formazione Fiamma Tricolore. Respinti i ricorsi degli imputati, nonostante stamani il sostituto pg Alfredo Montagna avesse chiesto l’annullamento con rinvio della sentenza emessa nel 2007 dalla Corte d’appello di Milano, sostenendo che le indagini della polizia non avevano tenuto conto che contro gli imputati non c’erano fotografie che li ritraessero in atti di devastazione.

Cultura deviata. Mantegna ha sottolineato che «la polizia ha una cultura deviata delle indagini perché pensa che identificare una persona che partecipa a una manifestazione consenta, poi, di attribuirle tutti i reati commessi nell’ambito della stessa manifestazione. La Giustizia deve essere amministrata con equità e non con due pesi e due misure: quel che è stato affermato per i poliziotti della Diaz, nel processo di Genova, deve valere anche per il cittadino qualunque e non solo per i colletti bianchi.

Milano non è diversa da Genova. Montagna ha aggiunto che «non può passare, alla pubblica opinione, un messaggio sbagliato per cui sui fatti della Diaz i giudici decidono in maniera differente rispetto a quando si trovano a giudicare episodi come quelli di Corso Buenos Aires».

http://solleviamoci.wordpress.com/2008/11/27/pg-cassazione-polizia-ha-cu…

«Quello che contesto è che »non ci può essere nessuna equivalenza tra gli atti di resistenza e quelli di danneggiamento per i quali non c’è nessuna prova e nessuna fotografia segnaletica»
Spazzali, infine, aveva chiesto che a tutti i giovani imputati fosse concessa «l’attenuante di aver agito per motivi di particolare valore sociale in quanto intendevano ostacolare il raduno di una formazione politica che si richiama al fascismo che non trova tutela nella nostra Costituzione». Spazzali ha anche ricordato che gli stessi manifestanti di Fiamma Tricolore sono stati condannati dal tribunale di Milano «per aver tentato di ricostituire il Partito fascista e di istigare alla sua ricostituzione

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