LIBERTA’ PER MATTI
LIBERTA’ PER GLI ANTIFASCISTI
3 marzo - E' stato rilasciato oggi a Berlino dopo 101 giorni di carcere
Matti, un compagno della Antifaschistische Linke Berlin (Sinistra
antifascista di Berlino), il principale gruppo antifa della capitale
tedesca, particolarmente radicato nel quartiere di Kreuzberg.
LIBERTA’ PER MATTI
LIBERTA’ PER GLI ANTIFASCISTI
3 marzo - E' stato rilasciato oggi a Berlino dopo 101 giorni di carcere
Matti, un compagno della Antifaschistische Linke Berlin (Sinistra
antifascista di Berlino), il principale gruppo antifa della capitale
tedesca, particolarmente radicato nel quartiere di Kreuzberg. La detenzione
che ha scontato Matti è stata tutta preventiva e "cautelare": secondo il
giudice c'era pericolo di fuga, dal momento che il processo che sta per
iniziare vede imputato Matti per tentato omicidio. Questi i fatti:
alcuni mesi fa presso la fermata della metropolitana di Lichtenberg, da
sempre principale luogo di ritrovo dei neonazisti in città, tre
antifascisti a volto coperto attaccano un gruppo di fascisti, che finiscono
all'ospedale. Due di questi si presenteranno dopo pochi giorni alla polizia,
dichiarando di aver identificato uno degli aggressori nella persona di
Matti grazie agli archivi fotografici di antifascisti che i nazi
tedeschi hanno sui siti "anti-antifa". Sulla sola parola dei fascisti, e
nonostante secondo le stesse ricostruzioni della polizia l'attacco era
stato perpetrato da individui a volto completamente coperto, il magistrato
aveva deciso che matti è colpevole di tentato omicidio, ordinando
l'arresto. Per più di due mesi si sono susseguite a Berlino, e poi in tutta
la Germania, le campagne di solidarietà "Freiheit fuer Matti" (libertà
per Matti), con frequenti manifestazioni, dibattiti, concerti, scritte
sui muri, enormi murales, striscioni nelle curve degli stadi (come in
occasione della partita del S. Pauli di Amburgo contro la Union Berlin)
e altro ancora. Negli ultimi tempi anche giornali importanti come la
Berliner Zeitung avevano iniziato a dedicare articoli alla vicenda, che
inizialmente tutti si erano sforzati di presentare come priva di
qualsiasi risvolto politico, finchè anche parlamentari della Linkspartei
(partito della sinistra) e dei verdi avevano posto il problema a livello
istituzionale. Se la notizia della sua liberazione è importante per tutte
le antifasciste e gli antifascisti, continua la campagna per la sua
difesa politica e processuale, in una Berlino dove l'antifascismo è più
che mai necessario, in un'Europa che non smette di fare i conti con
razzismo e neofascismo in mille forme diverse, e che spetta a noi avversare.
Sito Internet: www.antifa.de