L'accusa: «Rialzano la testa, beneficiando del revisionismo»Un dossier per documentare le scritte naziste apparse nei giorni scorsi in molti quartieri della zona 8 di Milano: lo ha consegnato alla Questura il Comitato antifascista della stessa zona che, nel pomeriggio di sabato, ha sovrapposto alle scritte nazi-fasciste manifesti che richiamano la Costituzione e la Resistenza. «Ormai da mesi – si legge in una nota del Comitato antifascista – si sta verificando un fenomeno allarmante nella zona 8 di Milano: il tentativo da parte di gruppi fascisti e neonazisti di radicarsi sul territorio attraverso l'apertura di negozi che vendono oggettistica e abbigliamento con chiari riferimenti alla repubblica di Salò e di associazioni sportive che dichiarano principi quali «Calci e pugni non è una moda ma uno stile di vita… nel dubbio mena». Il Comitato antifascista ricorda anche «l'abbattimento in piazza Rosa Scolari a Trenno del monumento alla resistenza partigiana, inaugurato quarant'anni fa dal sindaco partigiano Aldo Aniasi». Tutti fatti, che secondo l'associazione antifascista, costituiscono elementi di un progetto più ampio volto a prendere il controllo di zone periferiche di alcune grandi città. «Con l'iniziativa di sovrapporre sulle scritte naziste dei cartelli intendiamo dimostrare ai cittadini milanesi e alle istituzioni – spiegano – che è possibile contrastare le azioni intolleranti di chi ha rialzato la testa in un periodo in cui stanno prendendo piede visioni revisioniste sulla storia del nostro Paese».
Dal Corriere della Sera del 16 luglio 2007