Picchiato insultato, in un bar del centro di Busto Arsizio, un anziano di ottantaquattro anni, partigiano ed ex deportato nei campi di sterminio. Fra l’indifferenza di decine di persone durante lo struscio del sabato.
Angioletto Castigioni, custode del Tempio Civico di Busto Arsizio, ottantaquattro anni, partigiano, ex deportato nei campi di sterminio, è stato aggredito da un gruppo di una ventina di naziskin, nel centro della citta’ in provincia di Varese.
Intervistato da Radio Popolare, è lo stesso Castigioni a raccontare cosa è accaduto: ’’Uno del gruppo, avendomi riconosciuto, ha detto ecco lo sporco partigiano! Erano tutti con braccia alzate nel saluto nazista, alcuni avevano tatuaggi di svastiche sul collo e sul braccio. Mi sono sentito offeso, ho detto no! io sono un pulito partigiano, un pulito della Resistenza’’.
Castiglioni, nonostante l’età avanzata, ha affrontato i naziskin, i quali hanno tentato di aggredirlo: "Voi che fate quel saluto con cui inneggiate a Hitler – ha detto l’ex deportato ai ragazzi, tutti tra i 20 e i 25 anni – andate nei campi dove io mi sono salvato e sono riuscito a dire come testimone quel che ha fatto quel saluto lì, e dopo ne parliamo. Loro hanno cercato di avvicinarsi sempre di piu’, circondandomi. Poi quello che forse era il capo ha detto basta, andiamo, e se ne sono andati, sempre inneggiando a Hitler e dicendomi ancora sporco partigiano".
La gravità dell’episodio, avvenuto sabato scorso, è rimarcata anche dalla mancanza di qualsiasi reazione da parte dei tanti cittadini che a quell’ora affollavano il centro di Busto Arsizio: "Non si e’ alzato nessuno a difendermi! – denuncia Angioletto Castiglioni – Ma indipendentemente da questo il fatto politico e’ che la gente se ne frega. Io porto la mia testimonianza quando mi invitano, e allora racconto cosa è stato il nazismo e cosa è stato il fascismo, nelle scuole nelle università, ma il fatto è che in tutte le manifestazioni non c’è più quella partecipazione di popolo".
L’azione squadristica effettuata da 20 naziskin è stata veloce ed è stata effettuata fra decine di cittadini, rimasti inermi, ed è questa non reazione che deve far riflettere. Ignavia o sorpresa?
Ma torniamo ai fatti: sono entrati nel bar lo hanno circondato e insultato senza che nessuno dei presenti facesse qualcosa intervistato da radio popolare ha detto: " io non ho protestato per me ma per quelle persone che ho visto entrare nelle camere a gas e nei forni e le cui ceneri sono state gettate nei campi come concime".
Il fatto è uscito perchè, pur non avendo fatto il partigiano nessuna denuncia, la magistratura ha avviato una inchiesta d’ufficio.
http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article408
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fonte radiopopolare.it