16.07.07 – processo d’appello per il San Paolo

 

16 Marzo 2003, veniva assassinato Dax, Davide Cesare, colpito con diverse
coltellate in Via Brioschi a Milano; insieme a lui venivano feriti dagli
stessi aggressori neofascisti altri due compagni, uno dei quali rimase in
pericolo di vita per quasi una settimana.
Un nutrito gruppo di amici e compagni di Dax e degli altri feriti, si
recarono immediatamente all'Ospedale San Paolo, dove erano stati
trasportati.

Quello che accade al loro arrivo al San Paolo è di una gravità che lascia
increduli gli stessi giudici del processo di primo grado che testualmente
scrivono nella sentenza: ”…..producevano una reazione da una parte
inefficace, dall'altra eccessivamente dura da parte delle forze
dell'Ordine, culminata nell'inseguimento all'interno del pronto soccorso di
alcuni ragazzi che ivi si erano rifugiati e in indiscriminati comportamenti
violenti (manganellate, calci e via esemplificando) non giustificati né da
un'attuale opposizione dei singoli, né dalla necessità di compiere un
atto di ufficio, MA DI NATURA PURAMENTE INTIMIDATORIA E RITORSIVA.”
La scena che si presenta a chi riesce ad
entrare nel pronto soccorso quella notte
è agghiacciante e ricorda le immagini
del massacro avvenuto alla Scuola Diaz
a Genova nel 2001; sangue per terra
e sui muri, decine di ragazz* ferit*,
altri ricoverati in ospedale.
Immediatamente l’allora questore di Milano Boncoraglio legittimava
l’intervento dei suoi uomini dato che, secondo la delirante versione
ufficiale, i ragazzi presenti in ospedale volevano portare via la salma.

Nei giorni seguenti veniva reso pubblico un filmato, dove si vedono un
poliziotto ed un carabiniere, che picchiano selvaggiamente un ragazzo a
terra inerme. Più di un testimone appartenente al personale medico
presente in ospedale, riferisce non solo di pestaggi avvenuti
indiscriminatamente ed immotivatamente, ma anche di appartenenti alle forze
dell'ordine in possesso di armi speciali come mazze da baseball.

Le indagini portano al rinvio a giudizio di 4 ragazzi e di tre appartenenti
alle forze dell'Ordine. I primi sono imputati di resistenza a pubblico
ufficiale, un poliziotto ed un carabiniere vengono citati in giudizio per
lesioni ed abuso di ufficio (episodio del pestaggio ripreso dalle
telecamere di cittadini), mentre ad un terzo carabiniere viene attribuito
il possesso ingiustificato di una mazza da Baseball.
Oltre ad appartenenti alle forze dell'ordine ed ad uno dei ragazzi
picchiati, si costituiscono parte civile anche il Ministero degli Interni e
della difesa, ma non contro i propri appartenenti, bensì contro gli
imputati.

Le arringhe dei difensori vengono svolte, ironia della sorte, proprio il 16
Marzo 2006, nel terzo anniversario della morte di Dax.
La sentenza che viene letta il 29 Marzo 2006 si conclude con due
assoluzione per due dei compagni imputati e con due condanne ad anni 1 e
mesi 8 di reclusione, oltre risarcimenti dei danni per oltre 70.000 Euro.
Degli appartenenti alle forze dell'ordine due sono assolti ed un terzo
condannato alla pena di mesi 7 di reclusione.
Il pubblico ministero, non soddisfatto dell’esito del processo, proponeva
ricorso contro le sentenze di assoluzione degli imputati, l’udienza si
celebrerà l’8 maggio 2007 davanti la Corte d’ appello di Milano.
La probabilità di un nuovo processo farsa è elevata, i fatti del San
Paolo sono solo un altro tassello che disegna la deriva autoritaria e
violenta nelle forze dell’ordine.
A Milano, in tempi di “cortei per la sicurezza”, dove il securitarismo
unisce le forze politiche di entrambi gli schieramenti, verso un incremento
dell’azione repressiva, della militarizzazione dei territori e
dell’autoritarismo poliziesco.

Invitiamo tutti a partecipare il 16 luglio all’udienza, portare
solidarietà ai compagni inquisiti e rivendicare verità sui sanguinosi
fatti di quella notte.

Per non dimenticare

Con Dax nel cuore

Antifa Milano

http://www2.autistici.org/apm/sanpaolo/index.html

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