Boncoraglio: «L’eroe italiano si chiama Dax»

Si avvicina il 16 marzo. Il ricordo della notte nera di Milano si accende. Il corpo di Dax e le cariche nell’ospedale San Paolo. L’allora questore Boncoraglio ora prefetto nel Lazio giustifico’ la mattanza nel pronto soccorso dicendo che era l’unico modo per impedire che i compagni e gli amici di Dax portassero via la salma. Una menzogna infamante. Che si andrà a sommare a tutte le altre, fino alle menzogne dei verdetti del tribunale di Milano.Riportiamo un articolo del 27 gennaio del 2007 del “il giornale.it” di Daniele Uva per ricordare ancora chi è Vincenzo Boncoraglio.

  «Aver deciso di difendere 24 ore al giorno un cane antidroga fa onore alla polizia colombiana». Parola di Vincenzo Boncoraglio, ex questore di Milano, che nel Paese sudamericano ha lavorato a lungo. «I cani sono animali eccezionali – dice – se addestrati bene, riescono a riconoscere carichi di stupefacenti anche perfettamente occultati». La bravura di questi animali – labrador e pastori tedeschi su tutti – è ormai universalmente riconosciuta, ma proprio in Colombia, dove sono utilizzati da molti anni, esiste uno dei migliori centri di addestramento al mondo. «Si tratta della scuola curata dal Dipartimento amministrativo di sicurezza, una sorta di polizia speciale per grosse operazioni – prosegue Boncoraglio -. Qui i cani imparano a riconoscere i carichi di droga e di esplosivi e a sventare i traffici organizzati dai cartelli». Anche in Italia esistono numerosi centri di addestramento. Uno dei più importanti è a Nettuno: qui gli animali allenano il fiuto giocando. «Non è vero che i cani usati sono tossicodipendenti. Grazie all’addestramento, riescono a portare a termine le operazioni senza essere contagiati dai principi attivi degli stupefacenti».
Per loro il lavoro è puro divertimento. La possibilità di errore è quasi zero. «Questo vale per tutti gli esemplari, ma è chiaro che Agata è un caso a parte. Il suo fiuto deve aver parecchio infastidito i cartelli. Ed è bello che le autorità abbiano deciso di proteggerla in modo particolare. Anche l’Italia, comunque, ha il suo eroe – conclude -. Si chiama Dax ed è un pastore tedesco della polizia. Per i servigi resi al Paese gli è stato dedicato un monumento».

 

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